12 Mar 2024

Consigli, best practice e normative per la segnaletica di sicurezza sul luogo di lavoro

In ogni luogo di lavoro la segnaletica di sicurezza è un elemento fondamentale per prevenire e ridurre i rischi e per fornire indicazioni a lavoratori e visitatori. I diversi segnali, infatti, indicano norme da rispettare, situazioni di pericolo, misure di protezione e altre informazioni utili.

In questo articolo approfondiamo il tema della segnaletica di sicurezza, incluse le normative che la regolano, le tipologie e i consigli per la scelta dei cartelli.

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Che cosa si intende per segnaletica di sicurezza sul luogo di lavoro?

La segnaletica di sicurezza è l’insieme dei segnali che hanno lo scopo di informare e avvertire i lavoratori e chiunque transiti in azienda dei possibili rischi presenti sul luogo di lavoro e delle misure di prevenzione e protezione da adottare. In generale comprende sia segnali uditivi, come sirene e allarmi, sia segnali visivi, tra cui cartelli e segnaletica a pavimento.

Quando è obbligatoria la segnaletica di sicurezza? 

La segnaletica di sicurezza è obbligatoria per tutti i luoghi di lavoro in cui sussistono rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in conformità al decreto legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza) e alla norma tecnica UNI EN ISO 7010.

Il decreto legislativo sancisce l’obbligo della presenza della segnaletica di sicurezza sul luogo di lavoro, fornendo inoltre le disposizioni da rispettare e le relative sanzioni. La ISO 7010 è la normativa che definisce e standardizza la segnaletica: contiene infatti una raccolta di simboli (pittogrammi) registrati e armonizzati riconosciuti universalmente.

La presenza di rischi va rilevata attraverso un’apposita valutazione dei rischi: in un documento vanno indicati i rischi per la salute e la sicurezza legati all’attività lavorativa, le misure di prevenzione adottate, le procedure da attuare e le figure preposte a compiti di sicurezza. Vanno anche indicate le tipologie e le quantità di segnaletica necessarie.

Dunque, come definito dalla normativa, il datore di lavoro ha l’obbligo di provvedere all’installazione, manutenzione e aggiornamento della segnaletica. Deve inoltre garantire la formazione adeguata dei lavoratori per far sì che tutti i dipendenti conoscano e comprendano il significato della segnaletica utilizzata nei luoghi di lavoro, oltre ad avere ben chiaro i relativi comportamenti e misure da seguire.

Quali sono i tipi di segnaletica di sicurezza?

Esistono diverse tipologie di segnaletica di sicurezza, suddivise in base alla funzione che svolgono:

  • Divieto: indica le azioni o le situazioni che sono vietate perché possono causare un pericolo, ad esempio vietato fumare, vietato l’accesso ai non autorizzati. 
  • Obbligo: indica le azioni o le condizioni che devono essere rispettate per garantire la sicurezza. Ad esempio: obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale, obbligo di spegnere le macchine prima della manutenzione, ecc..
  • Pericolo/avvertimento: indica i rischi o i pericoli potenziali che possono derivare da una determinata situazione o attività. Ad esempio: attenzione sostanze infiammabili, attenzione macchine in movimento, attenzione pavimento scivoloso.
  • Antincendio: indica la posizione e il tipo degli estintori e degli altri dispositivi antincendio presenti sul luogo di lavoro.
  • Emergenza e soccorso: indica le vie di fuga, le uscite di emergenza, i punti di raccolta e i mezzi o i servizi utili in caso di emergenza. 

Come deve essere la segnaletica di sicurezza?

La segnaletica di sicurezza sul luogo di lavoro deve essere chiara, duratura e conforme alle norme tecniche vigenti. 

Per la scelta dei segnali e la loro installazione, infatti, è importante seguire alcuni criteri:

  • Scegliere i segnali più appropriati in base alla valutazione dei rischi e alle caratteristiche del luogo di lavoro.
  • Posizionare i segnali in modo che siano ben visibili da tutte le direzioni e da tutte le distanze, evitando ostacoli o fonti di abbagliamento.
  • Utilizzare i segnali in modo coerente e uniforme, evitando di sovrapporre o contraddire i messaggi.
  • Limitare il numero dei segnali al minimo indispensabile, per evitare di creare confusione o disattenzione.
  • Sostituire o rimuovere i segnali quando non sono più necessari o adeguati alla situazione.

Dove va posizionata la segnaletica di sicurezza?

La segnaletica di sicurezza sul luogo di lavoro va posizionata in modo da garantire la massima efficacia, rendendo le indicazioni chiare e facilmente ben comprensibili. Per questo è fondamentale che sia ben visibile, quindi non devono essere presenti ostacoli che possano ridurre la visibilità del cartello.

In generale la segnaletica va posizionata considerando l’altezza e l’angolo di visuale; se si tratta di un rischio generico, il cartello va posizionato all’ingresso dell’area interessata, mentre per un rischio specifico è meglio posizionarlo a ridosso dell’oggetto della segnalazione.

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